Cajon

 Cajon

Cajon

Il cajon (strumento musicale appartenente alla famiglia delle percussioni) è uno dei pochi strumenti provenienti dalla musica Zamoranos dove il musicista è seduto sopra e lo suona percuotendo con le mani.

Come è fatto il cajon

Il cajon tradizionale è fatto con legno di cedro principalmente ma vengono o venivano utilizzati anche legni per la costruzione. L’altezza è di 47cm, larghezza di 35 per una profondità di 20 cm. e lo spessore raggiunge anche i 15 mm.

Lo strumento è costituito quindi da un parallelepipedo in legno dove il percussionista è seduto sopra, con le gambe divaricate e lo suona con le mani.

Il cajon peruviano

Cajon peruviano

Lo strumento tradizionale peruviano ha solo tre viti che regolano la distanza della tapa dalla cornice e serve per modificare l’attacco del suono. Il modello FLamenco ha in più delle corde di chitarra o una cordiera di rullante per batteria che serve a conferire allo strumento un’enfatizzazione sulle frequenze alte, molto adatto ad accompagnare la chitarra. Talvolta si usano dei campanelli sempre metallici per aumentare la risonanza metallica.

Il cajon Flamenco

Il cajon Flamenco ha anche delle misure diverse dall’originale peruviano.

Cajon flamenco

Storia ed evoluzione del cajon

L’origine del cajon è afro-peruviana nel senso che che è stato inventato dagli schiavi neri in Perù durante la colonizzazione spagnola.

La chiesa vietò categoricamente agli schiavi peruviani con l'”Edicto Del Dirreinato” l’utilizzo di tamburi che era considerata una forma di comunicazione. I tamburi infatti venivano definiti “Tamburi parlanti” e quindi considerato pagano l’uso degli stessi facendo in modo di farli sparire, bruciandone tutti gli esemplari trovati.

I primi riferimenti del cajon documentati si hanno a partire dal 1850 dove gli schiavi che volevano a tutti i costi esprime la loro musica trovarono l’espediente delle cassette contenenti merci di vario genere per suonare ed utilizzarle per i riti sacri ed altre forme d’arte legate principalmente alle cerimonie.

Da quando nel XVII secolo fu proibito l’uso di tamburi i peruviani hanno via via trovato in oggetti di altra natura il modo di suonare. Altri esempi sono i cucchiai di legno, i tavoli, le cassette dell’elemosina, le zucche e altro.

Il cajon e la danza

Il cajon e la danza

In origine il cajon era usato per le danze costiere come “Zamacueca” e il “Tondero” che sono dei balli originali della costa centrale e settentrionale del Perù. Le prime notizie relative al cajon sono da attribuire alla danza Limeña del nord della Zamacueca chiamata Tondero.

L’uso del cajon è stato reso popolare con le danze della “Fiesta de Amancaes” che viene fatta per portare tutti i proprietari terreni, allevatori, artigiani di tutte le regioni del Perù ed i musicisti.

Le cronache del tempo dicono che esisteva già all’epoca un ritmo simile alla Buleria che suonavano con le nocche sul tavolo e accompagnavano due chitarristi. A questo si aggiungevano anche alcuni musicisti che accompagnavano con le palmas.

Negli anni successivi lo stesso ritmo veniva eseguito sulle scatole da imballaggio che furono via via perfezionati e fatti diventare degli strumenti musicali.

Inizialmente gli schiavi usavano le cassette del trasporto merci o qualsiasi oggetto che potesse avere una cornice ed un pannello che risuonasse. Successivamente è stato modificato fino a che un contadino peruviano “Porfirio Vásquez” definì la misura che ancora oggi si usa.

La migrazione del cajon in Europa

L’arrivo del cajon in Europa si attribuisce al celebre chitarrista Paco De Lucia nel 1977.

Manolito Soler , ballerino del gruppo cominicò a riprodurre l’accompagnamento del bongò e delle congas sul cajon regalatogli. Oggi il cajon viene definito la quintessenza del flamenco contemporaneo.

Oggi il termine “Cajon Flamenco” si attribuisce allo strumento modificato nella penisola iberica cioè con la cordiera interna. Questo non significa che il cajon ha origine spagnola, come molti credono, ma di spagnolo c’è solamente la modifica fatta all’interno e la naturale evoluzione tecnica ed industriale.

Evoluzione del cajon

La nascita del modello “Flamenco” ha segnato l’inizio di una nuova era per questo strumento in quanto è diventato oggi una percussione molto usata ed in via di espansione internazionale.

L’uso del cajon oggi è destinato non solo ai percussionisti tradizionali peruviani o spagnoli ma anche agli altri e ai batteristi e questo ha introdotto l’uso ad esempio delle delle spazzole, in alternativa al palmo e dita della mano oppure la realizzazione di cajones di altre forme.

Negli ultimi anni è stato utilizzato anche per sostituire la grancassa della batteria, avvicinando un normale pedale.

La rivoluzione del cajon

La rivoluzione vera e propria del cajon avviene oggi, in Italia, Europa.

Il background tecnico esecutivo del batterista-percussionista moderno porta all’esigenza di suonare il cajon utilizzando un unico strumento come una mini-batteria risolvendo dei problemi dovuti alla postura, il volume, il monitoring. Essendo il cajon una percussione che offre su di un’unica superficie più frequenze, dalle basse alle alte, si è pensato di applicare un pedale che potesse suonare sulla tapa ma rimanendoci seduti sopra.

L’invenzione del pedale per cajon, l’inclinatore, il Pre-amplificatore ed altri accessori connessi sono il risultato di una ricerca durata anni e che ancora oggi continua a studiare metodi di costruzione e sistemi per migliorare l’usabilità del cajon all’interno di un mini-set di percussioni o di batteria.

È in corso la storia del cajon moderno

Con la diffusione del cajon in Europa, soprattutto fra i batteristi, stiamo oggi vivendo la storia di questo strumento che, partito come una semplice cassetta di legno, sta assumendo ora varie trasformazioni tra le quali: dimensioni diverse, forme diverse, posizioni e forme della buca diverse e naturalmente materiali diversi e soprattutto sistemi di cordiera interna diversi.

Se fino a qualche anno fa erano pochi e soprattutto localizzati gli artigiani che costruivano cajones, utilizzando pressappoco sempre lo stesso criterio di costruzione e gli stessi materiali (legni) a seconda della provenienza, oggi non è semplice orientarsi nella scelta in quanto ogni artigiano segue dei propri criteri di costruzione e sperimenta con diversi materiali a volte molto lontani dai tradizionali.

Oggi si sta mettendo in discussione qualsiasi elemento costruttivo.

Alcuni esempi:

Se il normale cajon aveva delle misure standard che si aggiravano intorno ai 30cm di larghezza, 30cm di profondità e 50cm di altezza, oggi si possono trovare dei cajones larghi ad esempio 25cm, pensati per una definizione maggiore del suono sulle frequenze medio acute.

Se fino a qualche anno fa il suono metallico era determinato esclusivamente dalle corde di chitarra applicate all’interno, come nel modello flamenco, oggi sono spesso delle cordiere di rullante che vengono applicate all’interno per conferire al cajon il suono di rullante da batteria.

La buca è il foro posteriore dal quale una parte di suono viene proiettata dall’interno verso l’esterno del cajon. Questa è sempre stata nella parte posteriore dello strumento , utilizzata anche per posizionare il microfono.

Oggi l’apertura del cajon la possiamo trovare sia ai lati che addirittura avanti al pannello battente (tapa) col vantaggio di poter effettuare una ripresa audio con un unico microfono sperimentando varie posizioni.

Prezzi di un cajon

Un cajon può costare da 80€ a 250€ in media.

Il cajon è uno strumento musicale che viene ancora concepito in modo artigianale. La diffusione di questa percussione ha portato le aziende produttrici a fabbricarli a livello industriale.
Nonostante ciò, il cajon è ancora oggi costruito da tanti bravi artigiani in tutto il mondo compresa l’Italia che ha visto nascere in pochi anni tanti marchi di cajones.

Come scegliere un cajon?

Naturalmente la scelta di un cajon dipende dal budget a disposizione anche se non sempre il prezzo, come è luogo comune intendere, corrisponde alla qualità.

– Un cajon che in negozio costa 80€ è sicuramente di media/scarsa qualità.

– Un cajon artigianale di 80€ è di media qualità e dipende esclusivamente dai materiali utilizzati e le capacità costruttive dell’artigiano.

– Un cajon di 120€-160€ in negozio è di media qualità.

– Un cajon di 120€-160€ artigianale italiano è di alta qualità.

– Un prezzo superiore ai 160€ corrisponde indubbiamente ad un cajon di buona/alta qualità acustica e spesso estetica.

Costruire un cajon

costruzione di un cajon

Molti batteristi o percussionisti oppure semplici artigiani oggi sono incuriositi da questo strumento a percussione che si sta diffondendo negli ultimi tempi.

Apparentemente il cajon è costituito da una scatola di legno con dentro applicato un sistema di corde di chitarra o di cordiera di rullante da batteria.

Il know-how raggiunto oggi ha reso la costruzione del cajon più complessa rispetto ai primi anni ed oggi auto-costruire un cajon richiederebbe molto impiego di tempo e risorse per raggiungere risultati non sempre soddisfacenti se non si ha un particolare background nella costruzione di strumenti musicali. Il cajon non è un comodino. Gli accorgimenti tecnici, la scelta dei legni, assemblaggio e altre caratteristiche sono dei fattori oggi fondamentali che i bravi artigiani conoscono bene e nonostante ciò mettono continuamente in discussione le proprie tecniche costruttive per migliorare i prodotti che offrono ai musicisti.

Amplificare il cajon

Microfonare il cajon, come per la batteria, è un’operazione complessa e non semplicissima.

A seconda se quest’operazione venga fatta in studio di registrazione o per un concerto ci sono molte varianti da considerare e fra le più importanti è sicuramente il tipo di suono che si vuole ottenere.

Il cajon ha un suono sicuramente più povero rispetto ad una batteria ma questo non impedisce, microfonando in un certo modo, di ottenere una sonorità molto power. L’alternativa è quella di volere un suono decisamente acustico e leggero.

La posizione dei microfoni, come per tutti gli strumenti acustici e soprattutto a percussione, è fondamentale per il risultato finale. Le possibilità che abbiamo per la ripresa di un cajon sono fondamentalmente:

1. ripresa forntale

2. ripresa posteriore

3. ripresa panoramica

4. varie combinazioni di queste

Avremo prossimamente modo di approfondire i vari aspetti delle varie riprese. Per il momento vi diamo alcuni consigli sui modelli di microfono più appropriati per l’amplificazione e ripresa del cajon.

Microfoni consigliati per amplificare il cajon

PER LA RIPRESA FRONTALE DEL CAJON:

Neumann U 87

Beyerdynamic M 201

Electro-Voice ND468

DPA 4090

Shure SM57

Per la ripresa posteriore del cajon:

Shure Beta 91

Audix D6

Audio Technica ATM25

AKG D112

Sennheiser e 901

Yamaha Sub Kick

Per la ripresa panoramica del cajon:

AKG 414

Audio Technica 4051